giovedì 1 maggio 2008

Flair di maggio: Il cuore solitario

Quanto è diventato snob il cuore solitario! Si avvale della consulenza di filosofi, s’iscrive in agenzie matrimoniali ultra glam, pubblica i suoi annunci personali su riviste letterarie di fama internazionale. Un tempo emarginati, oggi i single sono ben voluti anche dagli ambienti radical chic: persino il raffinato quotidiano francese Liberation ha creato uno spazio per le inserzioni dei suoi lettori in cerca dell’anima gemella: “Ti ho vista ieri a Marais, avevi un impermeabile color tortora e una sciarpa di Hermès...”. Finalmente liberi da quell’immagine polverosa che li etichettava come sfigati e zitelli, i single vantano uno status sociale considerato interessante: scrivono libri per raccontare la loro condizione, elargiscono consigli preziosi nei talk show televisivi. Economicamente indipendenti, culturalmente brillanti, attenti alla moda e al design, disposti a spendere cifre da capogiro per la cura del corpo, si mostrano molto selettivi e determinati. E anche quando cercano l’anima gemella, lo fanno con classe.

GLI ANNUNCI SULL’INDEPENDENT …PROVATI PER VOI
Un respiro profondo e mi butto. Io, cuore solitario timido ma raffinato, mi arrendo soltanto alle lusinghe del portale per single del prestigioso quotidiano inglese The Independent (www.independendent.co.uk/dating). L’iscrizione avviene in pochi secondi, poi compilo il profilo che invece mi occupa per 20 minuti: le informazioni richieste nel test sono molte e dettagliate (meglio, così la selezione del mio potenziale partner sarà puntuale). Domande di routine si affiancano ad altre più inusuali: originario di quali paesi del mondo lo vorresti (gli Emirati Arabi li seleziono sicuramente, il principe sceicco sarà un cliché ma non ci rinuncio); quale temperatura consideri ideale per vivere (sono un tipo da cocktail sulla spiaggia ai tropici, perciò oltre i 21 gradi); in quale casa ti piacerebbe vivere (scelgo quella dal design minimalist). Invio i criteri, il cervello elettronico elabora mentre io ci dormo su. Il mattino dopo eccoli là: 1380 possibili Jude Law e Johnny Depp. La lista è ordinata per percentuale di affinità; primo classificato un pedagogo iraniano che vive a Berlino, 34 anni, poi un architetto di Barcellona che suona la batteria, uno psicologo di New York appassionato della pittura di Pollock, un avvocato di Sidney che scala la roccia a mani nude… mi gira la testa. Uno di loro mi ha scritto, non resisto, gli rispondo, di corsa!

IL COACH LETTERARIO
Poeta, maschio, 32enne. La mia carriera richiede che tu mi spezzi il cuore. Ma ti scriverò un riconoscimento nel mio prossimo libro, non si tratta di una relazione totalmente senza riguardo. Box 1873
Ho divorziato meglio di te. E indosso anche scarpe più costose di queste. Quindi non pensare che pubblicare questo annuncio sia la cosa più ben riuscita della mia vita. Sensibile, ragazza 34enne. Box 6322
La mia seconda macchina è una bici. Ragazzo eco-friendly e bio-diverso (29anni). Profumo un po’ come la terra e mangio troppa zuppa; comunque simpatico (non stai davvero per mangiare quel hamburger, vero?) Box 8563
Un po’ pubblicitari (di se stessi) e un po’ scrittori di romanzi (brevissimi). Da dieci anni i lettori più eruditi del mondo si ritrovano nella piccola sezione di annunci della rivista The London Review of Books nella speranza di trovare l’amore. Nessuna ordinaria descrizione fisica, nessuna soporifera e disperata richiesta d’attenzioni. Ma ironici e deliranti messaggi che rivelano notevoli aspetti della personalità. “Se Simone de Beauvoir e Jean Paul Sartre fossero vivi, avrebbero pubblicato qui la loro inserzione” scrive il Guardian. Creare questi piccoli cammeo di scoppiettante oratoria contemporanea per i lettori dell’LRB è diventata una forma d’arte, irrinunciabile.Utilizzano termini ricercati per descrivere le stagioni preferite, i libri memorabili, le passioni celate.
Chi volesse averne un assaggio può iniziare leggendo They call me naughly Lola edito da Profil Books, che raccoglie una selezione dei più esilaranti annunci di questa rubrica; i più ispirati invece, possono cimentarsi sul sito www.lrb.co.uk/classified/.





IL COACH FILOSOFICO
Amori impossibili, storie che si arenano sempre allo stesso modo, errori che si ripetono. E poi la solitudine, accettarla per alcuni resta difficile. Valentina Tonolo, single 36enne, consulente filosofica per un’agenzia matrimoniale di Roma (uscirà prossimamente con un libro autobiografico edito da Castelvecchi, titolo ancora top secret), ci dà alcune dritte per capire in che cosa sbagliamo, per evitare di auto-svalutarci.
- Allearsi con se stessi La solitudine non è una punizione. La persona si scorda della propria unicità e cerca conferme negative del proprio isolamento. Trovare l’equilibrio interiore è la prima cosa da fare: cercare gli altri perché si ha bisogno è sbagliato; ognuno è autosufficiente. Ci dobbiamo circondare di amici e amori perché li consideriamo un piacere, un qualcosa in più che arricchisce la nostra vita: sentirsi in stato di necessità ci pone in una situazione di sottomissione e fragilità emotiva.
- Vivere il presente Chi si svaluta spesso dà troppa importanza a un futuro astratto, immaginato e idealizzato. Si contorce sui suoi ragionamenti e non assapora la realtà che lo circonda, l’adesso e il qui. In questo modo si crea una forte sfiducia interiore, si mette l’accento sulla mancanza di qualcuno che si vorrebbe accanto ma che non c’è. L’idea di non riuscire a realizzare ciò che si sogna è una frustrazione che ci auto infliggiamo.
- Il respiro Quando ci innamoriamo il vortice delle emozioni ci trascina. Anche qui però una piccola ancora va buttata. L’entusiasmo ci porta nel “tempo escatologico”, della rivoluzione: cambiamo abitudini, comportamenti, stravolgiamo gli orari, tutto in funzione di questo nuovo amore. Ma se l’altro non è sulla nostra lunghezza d’onda e si trova nel “tempo progettuale”, di distensione, di condivisione di obiettivi, rischiamo di scontrarci. Per uscire dall’impasse occorre “respirare” nella situazione, comprenderne il ritmo. Passione sì, ma non in apnea.
- Restare padroni di sé Quando a struggersi d’amore per noi è qualcuno che non ci piace, siamo le persone più charmant del mondo. Il menefreghismo esalta la nostra sicurezza, che a sua volta ci rende irresistibili. Dovremmo cercare di mantenere lo stesso fascino anche quando c’innamoriamo: perdere la testa non è utile allo scopo. Meglio flirtare con intelligenza, consapevoli di chi siamo e di che cosa abbiamo da offrire.
- Vietato incaponirsi È bastato uno sguardo e hai deciso che lo avresti conquistato. Certo, a volte il colpo di fulmine è reciproco, ma non sempre. Insistere, arrabbiarsi, bombardarlo di telefonate è sbagliato. Tiriamo fuori il peggio di noi, quando invece dovremmo accettare i nostri limiti, imparare a controllare l’eccessiva emotività e a incassare un rifiuto. La voglia di stare insieme è un fatto, non ha bisogno di parole, l’avvicinamento deve essere naturale. In amore non si spiega, si ama e basta.
- Attenzione alla rigidità Cercare l’anima gemella non vuol dire trovare la perfezione. Vuol dire condividere qualcosa con qualcuno che spesso è imperfetto come noi. Se uno parte con un’idea fissa di come dev’essere, cercherà un fantasma o una grande proiezione di se nell’altro. E qui la delusione è alle porte.
- Libertà I single anche se non hanno nessuno a fianco comunque esistono e si rapportano con gli altri. Hanno mille occasioni per confrontarsi e confortarsi. Possono gestire il loro tempo come vogliono, apprezzare la loro indipendenza e libertà, crescere migliorare e incontrare poi quel qualcuno che farà per loro. E se non lo trovano... almeno avranno vissuto apprezzando ciò che hanno.

L’AGENZIA MATRIMONIALE PER CUORI EXTRA LUSSO
Per soddisfare il sempre più esigente mercato, anche le agenzie si sono rifatte il look, diventando glam. E su tutte brilla la Berkeley International (www.berkeley-international.com): servizi di haute cuture per cuori solitari con sedi a Londra, Cannes, Monaco e New York. Aperta nel 1998, oggi conta circa 1500 iscritti. Si avvale della consulenza di fashion stylist, psicologi, make up artist e centri estetici. Un cachet da 6 mila sterline l’anno (circa 8 mila euro): soldi ben spesi, a quanto pare, visto che i due terzi dei clienti, grazie al discreto e minuzioso lavoro di questi Dottor Stanamore, hanno intrapreso una felice relazione a lungo termine.
Basta un click sul sito berkeley-international.com per fissare un appuntamento con lo staff.
Un bicchiere di champagne e canapè al caviale. Avviene così il primo incontro con Mairead Molloy, direttrice dell’agenzia Berkeley. «Non richiediamo fotografie né la compilazione di questionari – spiega Mairead – non è nel nostro stile. Abbiamo clienti noti e non vogliamo violare la loro privacy». I vantaggi sono indiscutibili, a partire dalla selezionata cerchia di clienti. Nessuna perdita di tempo:non si rischia di rimanere invischiati con qualche “personaggio in cerca di patrimonio”. I clienti della Berkeley International hanno una cosa in comune: sono tutte persone di successo, avvocati, dottori, imprenditori, finanzieri, aristocratici e artisti di diverse nazionalità e religioni.
Il primo appuntamento è cruciale. Vietato, quindi, essere banali: bandita l’accoppiata “cena-cinema”. «Ai nostri clienti – dice Mairead – non manca certo l’originalità: un volo con jet privato verso il Bear Lake in Alaska per una cena sotto l’aurora boreale; una gita in cammello tra le dune del Sahara per un tè in un’oasi beduina… le possibilità sono infinite».
Nonostante la splendida cornice, l’incontro non sempre dà il via a una favola. A volte quello che manca è la giusta predisposizione mentale. Il passato spesso s’intromette: divorzi sofferti e delusioni d’amore trasformano le persone, rendendole insicure, prevenute, incapaci di esprimersi al meglio. Le regole d’oro del club per single e divorziati più esclusivo al mondo? Non lasciate l’amore al caso. Concedete sempre un secondo appuntamento: al primo incontro spesso le persone, per timidezza o autodifesa, si presentano per quello che non sono. Cercate di non parlare troppo di voi stessi ma mostratevi interessati ad ascoltare l’altro; evitate di avere un approccio negativo, curate l’aspetto e il look e, soprattutto, non arrivate in ritardo: pessimo biglietto da visita!

Chiara Canavero

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